IL
RE MUORE
2006
L’uomo,
“il re dell’universo”, che da sempre sa
di dover morire, sta “realmente” per morire: chi
gli sta accanto ha differenti compiti all’interno del
protocollo rituale che inevitabilmente occorre rispettare.
Innanzitutto il crudo annuncio: “Sire, voi morirete”
“Ma certo, lo so , lo sappiamo tutti, me lo ricorderete
quando sarà il momento” risponde il Re con un
pizzico di sbruffoneria.
Ma il momento è giunto, è ora di abdicare, gli
ricorda la Regina Margherita, mentre la Regina Maria lo incita
a dominare tutto con la propria volontà, a stringere
lo scettro.
Il potere del Re inevitabilmente viene meno, i suoi ordini
cadono nel vuoto, deve accettare.
E’ la crisi.
Urla, pianti, poi, con grande lentezza e difficoltà,
la presa di coscienza.
A quel punto il Re rivede la propria vita con occhi diversi,
perfino la quotidianità della semplice donna di faccende
Juliette gli pare interessante.
Svegliarsi, andare al mercato, soffrire, annoiarsi e non annoiarsi,
andare in collera e non andarci, respirare: tutto diventa
miracolo.
Sulla fragile Regina Maria, che con il suo caldo amore umano
ricorda al Re “quelle mattine di giugno in riva al mare”,
avrà la meglio la saggia Regina Margherita: da tutto
ciò che è terreno, che pur occorre amare, è
necessario poco per volta sapersi distaccare.
Ora il Re è pronto.
Come dice il medico, “morirà per la sua morte
e non più per la sua paura”.
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Replica al parco Rignon
Aprile 2008
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