Commento
Protagonisti della vicenda sono Giromina e l’ombrellaio Giobatta interpretati da Federica Calvino Prina e Domenico Brioschi che ha anche curato la regia.
La struttura dello spettacolo è costituita dal repertorio dei virtuosi liguri di strumenti a plettro del primo ‘900, in particolare dalle musiche di Pasquale Taraffo.
Questo straordinario chitarrista, assieme ai suoi compagni, ha più volte attraversato l’Oceano Atlantico creando una sorta di ponte ideale tra la musica del vecchio e quella del nuovo mondo.
I brani del suo repertorio sono stati recuperati ed interpretati da Beppe Gambetta e Carlo Aonzo in un CD dal titolo SERENATA.
Ora su queste musiche è stata elaborata una storia che raccoglie gli stilemi più classici della letteratura popolare: l’amore, l’emigrazione e la morte (?), nel tentativo di evocare una Genova e un mondo irrimediabilmente scomparso.
Il testo attinge alla lingua, direttamente mutuata dal dialetto genovese, di Remigio Zena, scrittore verista alla cui opera il Teatro Stabile di Genova alcuni anni fa ha dedicato una piéce dal titolo “La bocca del lupo” interpretata dalla grande Lina Volonghi.