La finestra sul
Lago, rassegna teatrale alla sua sesta edizione:
insieme spettacolo e turismo
Rai Tre - 8 agosto 1998
Una finestra sul lago. Il lago è quello elegante, malinconico
di Orta, visto dalla riva meno conosciuta e ancor più
affascinante alle spalle dell’isola di San Giulio.
La finestra è quella di un casale del settecento che
guarda sull’acqua, guardato a sua volta dal santuario
della Madonna del Sasso, a picco sulla roccia, lassù,
e incorniciato all’orizzonte dal profilo delle montagne.
All’imbrunire l’atmosfera è così
concretamente sospesa che ci si deve concentrare su un impercettibile
movimento di superficie dell’acqua per uscire dalla
sensazione di essere stati inglobati in una gigantesca cartolina.
E qui, in questo poster vivente, un attore, Domenico Brioschi,
ha scelto di far nascere una stagione teatrale en plain air.
La finestra sul Lago - questo
è il nome della rassegna che è ormai alla sua
sesta edizione - è una coraggiosa iniziativa della
cooperativa Pan che, ci piace sottolinearlo, non ha sovvenzioni
di sorta e vive del solo lavoro dei soci, gratificata da presenze
di prestigio, come quelle di Cucciolla e Ceronetti.
Cento posti all’aperto - quasi sempre al completo, tempo
permettendo - per assistere ogni fine settimana fino al 17
agosto a concerti e pieces scelti con rigore.
In questo caso Beckett & Bacon
due atti unici di Samuel Beckett: Atto
senza parole dove i pupazzi del dottor Bostik sono
la maschera tragica dell’uomo che insegue il suo destino
fino a farsi raggiungere a tempo scaduto, e l’atto unico,
Giorni felici, bravissima Paola
Roman nel comunicare l’incomunicabilita, scintillante
nella follia lucidata dal genio e dalla sofferenza. Un monologo
impegnativo, un ora e mezza da togliere il fiato, ma non a
lei.
Prossimo appuntamento domani sera, venerdì con un recital
di canzoni di Kurt Waill interpretate da Domenico Brioschi.
A San Maurizio d’Opaglio, frazione Lagna, una Finestra
sul Lago, sul lago d’Orta.
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